martedì 18 giugno 2013

Convegno 12 Giugno 2013 _ Aula Magna Architettura



Con 5000 euro una ciclabile tra le più lunghe d’Italia. A costo (quasi) zero per Reggio europea - Prof. Francesco Russo

bici

di FRANCESCO RUSSO* - A Reggio, nell’ultimo anno, si è avuto un incremento formidabile di vendite di bici, anche con pedalata assistita. Diventa irrinunciabile realizzare una pista ciclabile continua che attraversi tutto il territorio comunale.
Si inizia con il nord perché c’è già la pista realizzata a fine anni ‘90, e da lì ricomincia la sfida per la maglia rosa tra le città italiane.
COSTO
Tutto lungomare. Dal Lido dello Stretto di Catona al Museo, sono circa 9.2 chilometri.
A Catona bisogna fare solo pulizia della sabbia che si è depositata sulla pista, due giornate lavorative ed un poco di pulizia nell’attraversamento.
Nella parte da Gallico al Museo bisogna dipingere le strisce di demarcazione longitudinale. 0.42euro/metro per 7.5 chilometri (su cui fare il ribasso), in questi tratti bisogna inserire dei dissuasori meccanici tipo occhi di gatto.
Possono essere necessari una trentina di segnali stradali con costo unitario di 30 euro.
Complessivamente si può assumere un costo base di cinquemila euro.
In futuro si potrà arricchire il tutto con colonnine luminose, impianti speciali per visualizzazione, riseghe nei marciapiedi, rastrelliere, pavimentazioni colorate, etc.
Per cominciare 5000 euro possono bastare, insieme alla conoscenza del territorio, ed alla volontà di fare.
PERCORSO
Catona 1.9 Km. Dal Lido dello Stretto alla fiumara Gallico, il percorso è in sede riservata.
Gallico 2 Km. Per il primo tratto dell’attraversamento di Gallico, si può attivare il senso unico di circolazione come in estate. Per il secondo tratto, sino al ponte Scaccioti c’è lo spazio per la ciclabile nella sede stradale, realizzando corsie riservate.
Archi Pentimele 2.4 Km. Sino al Palasport si utilizza la via vecchia provinciale, che nel tratto finale (prima del Palasport) può riacquisire lo status di ciclabile e pedonale, come lo era, di fatto, sino a qualche anno addietro. In questo tratto quindi si avrebbe un pezzo in sede propria ed un altro in sede riservata.
Nazionale, 800 metri. Si tratta di sistemare il nodo piscina.
Santa Caterina 1.1 Km. Si utilizza una delle due corsie laterali, attualmente destinate entrambe a parcheggio.
Ponte Libertà-Museo 1 Km. Si utilizza Via Vittorio Veneto, e/o il percorso lungomare tramite l’Annunziata.
GUADAGNO
Diretti nella mobilità: 30000 abitanti interessati, per 4 spostamenti auto da 4 km/giorno, per 300 giorni, per 1 euro/10 Km. Risulta 14 milioni e mezzo l’anno. Con uno spostamento modale del 10% si ha una riduzione immediata dei costi dei cittadini di circa un milione e mezzo l’anno. Considerando che gli abitanti interessati sono certamente di più, che gli spostamenti giorno sono più lunghi, che ci si sposta per più di 300 giorni e che il costo per chilometro è certamente maggiore di 10 centesimi, ne segue che un milione e mezzo di guadagno è una stima largamente prudenziale.
Poi si deve stimare il guadagno per la riduzione della necessità di possesso dell’autovettura.
Si tratta poi di valutare la riduzione di ossidi di carbonio e quanto altro dagli scarichi.
Una valutazione specifica è quella del guadagno per l’incremento del valore dei negozi nelle strade interessate, a causa dell’incremento di accessibilità. In alcune città, in cui sono state fatte valutazioni approfondite, si sono stimati valori di incremento superiori al 50% del valore iniziale quando la zona non aveva caratteristiche di accessibilità qualificate, ma solo accesso con l’autovettura.
RIFERIMENTI
Dalla legge 208 del 28 giugno 1991, alla circolare 31 marzo 93 presidenza consiglio ministri.
OGGI
Per quale motivo non si realizzano le piste? Perché il tratto di Catona è stato abbandonato? Perché non si continua sino al centro?
Per i Commissari è semplice intervenire per fare di Reggio una bella e qualificata città europea. La pista ciclabile nord, con i costi ed i guadagni può essere facilmente estesa a Sud, sino all’aeroporto e poi sino a Pellaro.
È opportuno che il Comune istituisca un ufficio biciclette, e che avvii una azione di bike-sharing, sostenuta da specifici sponsor quali ad esempio le banche, come avviene in molte città europee.
Dopo i Commissari, la politica potrà togliere tutto o riconfermare e rilanciare il progetto.
Con la sola pista Nord si avrebbero 5 metri ogni 100 abitanti, che arriverebbero a più di 10 considerando la Sud.
Reggio andrebbe dal terzultimo posto in Italia (Ecosistema urbano 2012) ad un posto stabile in testa alla classifica delle città italiane per piste ciclabili, sfidando le ricche città del Nord. Dato che si parla di bici: Reggio vuole la maglia rosa e da Catona a Pellaro la ottiene.
Bastano pochi giorni per decidere e realizzare. La ciclabile è un grande passo verso una Reggio sostenibile, una Reggio europea.

*Docente di Trasporti, UniRc Mediterranea

link:

http://www.zoomsud.it/primopiano/45980-con-5000-euro-una-ciclabile-tra-le-piu-lunghe-ditalia-a-costo-quasi-zero-per-reggio-europea.html?tmpl=component&print=1&layout=default&page=